Le prossime elezioni comunali si svolgeranno in un contesto reso molto complesso dalla crisi economica mondiale che ha sempre più aumentato le disuguaglianze in tutti i paesi del continente, promuovendo una crescita economica che non teneva conto della sostenibilità ambientale e sociale.
Sebbene la Terra desse segnali inequivocabili della sua impossibilità di reggere la nostra smania di espansione, non è stata ascoltata e si è preteso di continuare una crescita infinita in un ambiente dalle risorse finite.
La recente vicenda del COVID-19, che ha cambiato radicalmente le nostre vite in poco tempo, ci sta chiedendo di tornare a prestare attenzione a tutto ciò che ci circonda e di progettare un cambiamento in grado di riconciliare gli esseri umani tra loro e con gli altri esseri umani, con la natura e con il proprio ambiente di vita, con le attività produttive, con i nostri stili di vita.
Oggi sentiamo più di prima il bisogno di “essere curati” e di “prenderci cura”. Occuparsi della cura di una città significa considerare tutti i singoli elementi che costituiscono il suo patrimonio collettivo, alla ricerca del miglior equilibrio fra loro per salvaguardare i beni comuni materiali e immateriali.
Per disegnare un futuro diverso, di reale cambiamento, anche in una città come la nostra, è indispensabile comprendere a fondo la natura delle trasformazioni globali e gli effetti che queste hanno avuto su sostenibilità ambientale e giustizia sociale.
Questo significa costruire un progetto politico per Trento che sviluppi un serio e concreto piano di conversione ecologica dell’economia e di lotta alle disuguaglianze, per la realizzazione di un’idea di città libera, giusta sostenibile, solidale ed europea.
Vogliamo una città che sappia restituire a cittadine e cittadini la fiducia nel futuro e sappia garantire loro la piena e buona occupazione e un sistema di servizi che metta al centro le persone e le famiglie.